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Come Giocare AK nel Texas Hold'Em (Strategia Poker)

  • Scritto da David Bet
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E' tra le mani più forti ma anche tra le più temute di tutti i giocatori di poker texano. Molti players inesperti la giocano in maniera cattivae riportano gravi perdite o eliminazioni dai tornei. Vediamo qualche consiglio su come giocare questa mano, nota anche come Anna Kournikova.

 

COME GIOCARE AK NEL TEXAS HOLD'EM  


E' una mano 'mostruosa', seconda soltanto ai pocket Aces, Kings o Queens (cioè AA, KK o QQ). E' in pratica la quarta miglior mano di partenza possibile e assume un valore ancora più importante se l'Asso e il Kappa sono dello stesso colore, cioè entrambi di picche, cuori, fiori o quadri. Eppure non sempre è una mano che ci dà soddisfazioni, anzi, spesso è motivo di imprecazioni e rimpianti. Con alcuni accorgimenti, però, possiamo cercare di ottimizzare i profitti e ridurre i rischi di perdere le nostre chips.

Prima di tutto AK non è ancora un punto ben definito ma soltanto un progetto. Anche una coppia di 2 è più vincente nel lungo periodo quando giocata in heads up o showdown contro la nostra povera Kournikova.
In questo articolo vogliamo evidenziare linee guida per giocare AK pre-flop in diverse situazioni.

Una delle cose più belle della mano AK è la pressione pre-flop che possiamo mettere ai nostri avversari. A meno che qualcuno dei nostri avversari non abbia AA o KK, le nostre possibilità di vittoria equivalgono almeno ad un Coin Flip nel peggiore dei casi (ricordiamo che due overcards hanno in pratica circa il 50% di vittoria su una coppia pocket più bassa). Uno degli aspetti chiave da ricordare, comunque, è che flopperemo una coppia all'incirca una volta su tre. Dato che saranno più le volte in cui non flopperemo alcunchè, è fondamentale prendere subito il controllo della mano che si sta giocando.

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Quando rilanciare

In modalità no-limit bisogna rilanciare almeno nel 70-80% dei casi in cui si è i primi a parlare o si parla dopo qualche giocatore che ha fatto un limp. Cioè valido sia in early, che in middle e late position. Probabilmente abbiamo la miglior mano e rilanciando otteniamo due importanti risultati desiderabili: vinciamo la mano immediatamente o riempiamo un piatto per cui nutriamo buone speranze ed abbiamo ottime possibilità di fare nostro. Quanto rilanciare? Almeno 4 volte il Big Blind è consigliabile. Più gli avversari sono losers più bisogna incrementare l'importo del nostro rilancio.


Quando fare Call

Raramente preflop (in pratica il 20-30% in cui non si fa raise) quando qualcun prima di noi ha già piazzato un rilancio importante. Molti giocatori diventano timidi con AK perchè ricordano di aver perso troppe volte piatti grossi contro tris o doppia coppia oppure perchè non sanno come comportartsi se non si floppa almeno un coppia. Ma non bisogna cambiare la nostra strategia di poker basata sulle bad beats passate o ricordando le opportunità mancate.
Facendo soltanto call con Asso-Kappa, in pratica, stiamo gettando al vento una buona opportunità nel caso in cui si floppa una coppia o un buon progetto (colore o scala). L'errore più grande che si commette chiamando soltanto quando si ha AK, è che si permette a mano meno importanti di 'acquistare fortuna' e diventare quindi più forti della nostra senza aver speso praticamente nulla.
Un motivo alternativo per fare call quando si ha AK può essere soltanto il tentativo di tendere una trappola ed elimninare qualche avversario oppure, meglio ancora, mixare e variare un pò il proprio gioco.

Quando contro-rilanciare

E' una decisione importatne. Bisogna considerare la propria posizione. l'immagine di se stessi che si ha al tavolo (anche se si gioca online), l'andamento generale del gioco e, ovviamente, ciò che sappiamo dei nostri avversari. La regola generale, comunque, dice che se il piatto è stato incrementato già di 3-4 volte il Big Blind prima che l'azione arrivi a noi allora bisogna controrilanciare di 2-3 volte il rilancio di partenza nel 60-70% dei casi, a prescindere del numero di giocatori già coinvolti nella mano. Se oltre al rilancio c'è stato anche un controrilancio, allora probabilmente la cosa più giusta da fare è Call perchpè ci si potrebbe trovare a combattere contro una coppia di Q, K o A.
Se siamo noi a rilanciare e a subire il rearaise di qualcuno, abbiamo 3 opzioni: foldare, fare call o rilanciare ancora. Il fold non dovrebbe essere quasi mai preso in considerazione (solo quando c'è un all-in o un grosso stack ci costringerebbe ad andare all-in). Se un player conservativo fa un reraise importante allora, soprattutto nei cash game, si può pensare seriamente a lasciare il piatto all'avversario. Nel migliore dei casi qui, infatti, ci si può aspettare di trovarsi in una situazione di coin-flip contro una coppia più bassa o, peggio ancora, una overpair. Non c'è motivo quindi di rischiare l'intero stack in un cash game in una situazione del genere.
L'eccezzione a quanto appena detto può essere rappresentata dalla situazione in cui si ha una buona lettura dell'avversario o uno stack molto superiore a quello del nostro opponente e si sospetta che questi sia in steal.

Tutte queste regole si applicano tranquillamente anche ai tornei multitavolo. Anzi, se i blinds sono molto alti allora la mano AK nei tornei va giocata in maniera ancora più aggressiva. Nelle prime fasi del torneo, invece, non c'è motivo di rischiare molto in una singola mano che, anche se vinta, sarà poco determinante ai fini della posizione finale nel torneo.

Alcuni errori che si possono commettere quando si gioca la mano AK : essere impazienti, non sopportare eventuali bluff, non saper uscire dal gioco (innamorarsi delle proprie carte si dice), essere portati a fare bluff inutili e troppo leggibili dall'avversario. 

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