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Diventa uno scommettitore professionista: ecco come vengono stabilite le quote dai quotisti

  • Scritto da David Bet
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Diventa uno scommettitore professionista: ecco come vengono stabilite le quote dai quotisti

Molti quotisti usano sistemi universali per stabilire le quote per le scommesse sugli eventi sportivi, sistemi che richiedono soltanto piccoli aggiustamenti dovuti ad infortuni e ad altri fattori. Quali sono questi sistemi? Utilizziamo il mondiale di calcio del 2006 per la spiegazione.


Valutazione di base delle quote

Nel Mondiale 2006 abbiamo avuto 48 gare dei gironi eliminatori e 14 ad eliminazione diretta. Prima dell'epilogo della finale di Berlino, i quotisti e gli scommettitori più esperti hanno raccolto man mano sempre più informazioni da analizzare. Molte persone furono sorprese vedendo le quote bassissime per l'Under 2,5, ma il sistema di valutazione delle quote avrebbe portato chiunque a tale considerazione.

In tutti gli sport, siano essi il calcio o il baseball, il primo passo è stabilire  una base di partenza tenendo conto della media del fattore che si va a valutare. In parole povere, ad esempio, un calcolo medio delle reti realizzate nelle partite precedenti è un ottimo punto di partenza se si va a fare valutazioni sull'Under o sull'Over.

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Nei gironi eliminatori, furono realizzati 117 reti in 48 partite, per una media di 2.44 gol segnati a partita (e quindi 1.22 reti per squadra a partita):

Negli incontri ad eliminazione diretta furono segnati 21 reti in 14 partite (supplementari esclusi), per una media di 0.75 gol per squadra a partita. Combinando i due dati relativi alla fase a gironi e a quella successiva, la nostra "baseline" è 1.11 gol per squadra a partita (138 reti in 62 match complessivi).
Il prossimo passo è aggiornare la propria baseline confrontandola con la produzione offensiva e i gol subiti dalle squadre per cui andiamo a valutare la quota.

Prendiamo l'esempio della finalissima di Berlino, Italia - Francia. I nostri rivali avevano, fino a quel momento, 8 reti all'attivo e solo 2 al passivo. La difesa francese, insomma, subiva 0.78 reti in meno rispetto alla media (1.11 - 2/6) mentre il suo attacco segnava 0.22 reti più della media (8/6 - 1.11). L'attacco francese quindi aveva un valore di +0.22, la difesa un valore di -0.78 (il valore negativo, in questo caso, è sinonimo di forza difensiva).

L'Italia, avendo segnato 9 reti e subito un solo gol (l'autorete di Zaccardo), aveva come valore offensivo un +0.39 (ricavato calcolando 9/6 - 11) e un valore difensivo di -0.94 (che vien fuori calcolando 1/6 - 1.11).
Ovviamente nel computo dei gol segnati e subiti, non abbiamo calcolato i supplementari giocati dagli Azzurri contro la Germania perchè, per i bookmaker, le scommesse si chiudono al 90esimo.

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Incrociamo i dati che abbiamo a nostra disposizione.

I numeri che abbiam calcolato fin qui ci permettono di avere una stima dei gol che ogni squadra segnerà nei tempi regolamentari.
Quanti gol ci aspettiamo dall'Italia? Partiamo con la media totale dei gol calcolata all'inizio (1.11 reti per squadra a partita), aggiungiamo il valore offensivo dell'Italia (+0.39) e sottraiamo il valore difensivo della Francia (-0.78). Ciò restituisce una stima di 0.72 reti attese per l'Italia ma, ricordiamo, che tutte le squadre tendono a mantenersi sempre attorno alla media.

Per "ritornare alla media" iniziale di 1.11 reti segnate a partita calcoliamo 1.11+0.72 e dividiamo per 2 ottenendo 0.92 reti attese per l'Italia (1.11+0.72= 1.83 e 1.83/2 = 0.92). Seguendo lo stesso discorso, per la Francia calcoliamo 1.11+0.22-0.94= 0.39 goal che ricondotti alla media ci danno un risultato finale di 0.75 reti attese.

Se vogliamo incanalare la nostra analisi dei dati per avere un pronostico su "l'Italia vincerà la Coppa?", semplicemente prendiamo il valore dei gol attesi per l'Italia, dividiamo per quelli attesi per i nostri rivali e multiplichiamo per -100. Il calcolo è semplice: 0.92 / 0.75 * -100) = -123, che nel formato americano rappresenta la quota decimale 1.81. In base ai nostri calcoli, quindi, tutte le quote superiori a 1.81 per l'Italia vincitrice del Mondiale (supplementari e rigori inclusi, ovviamente) sarebbero state convenienti seguendo il ragionamento fatto dai quotisti (leggi questo articolo per imparare a convertire le quote tra i diversi formati).

Se vogliamo, invece, ricondurre i nostri calcoli al mercato Under/Over dei goal totali realizzati nei tempi regolamentari, semplicemene sommiamo i valori dei gol attesi per entrambe le squadre e applichiamo la distribuzione di Poisson per valutare la quota che ci interessa. Ad esempio, se volessimo valutare la quota dell'Over 1.5, dovremmo calcolare la funzione di Poisson per il valore 1.67 (ricavato sommando 0.92+0.75). Dal calcolo si avrebbe che nel 50.3% dei casi ci sarebbe un Under 1.5 e nel 49.7% dei casi un Over 1.5.
Per ulteriori dettagli circa il calcolo delle distribuzioni di Poisson è disponibile un file excel al seguente indirizzo:  https://sharpsportsbetting.com/docs/prop_tools.shtml .

Ovviamente, per l'Under/Over 2.5 avremmo trovato i valori nettamente sbilanciati verso l'Under 2,5 (scelta premiata dal risultato finale 1:1 al 90' tra Italia e Francia).

Ci sono altri fattori da tenere potenzialmente in considerazione per aggiungere precisione alla nostra valutazione. In primis, quella che potremmo chiamare "forza del calendario" che semplicemente confronta il rendimento delle precedenti avversarie di una squadra rispetto alla media del campionato/torneo. Quest fattore, che diventa sempre meno importante man mano che si va avanti nella competizione e che si raccolgono dati, è estremamente importante per quanto riguarda i tornei brevi (composti da poche partite) o nelle fasi iniziali di una competizione.

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