6 Consigli per individuare il capocannoniere dei Mondiali
- Scritto da David Bet
CONSIGLI SCOMMESSE: COME INDIVIDUARE IL CAPOCANNONIERE DEI MONDIALI
1. Scegliere tra squadre che hanno un girone facile
Avere un girone abbordabile, con squadre deboli in difesa o che generalmente subiscono parecchi gol, è il primo fattore da tenere fortemente in considerazione. E' importantissimo non solo per la possibilità di segnare nelle 3 gare del girone, ma anche perchè c'è più possibilità di andare avanti nel torneo e, quindi, di giocare un maggior numero di partite.
Guardando alle statistiche dal 1986 ad oggi, tutti i capocannonieri hanno segnato più gol nella fase a gironi che in quella ad eliminazione diretta. Clamoroso è il caso di Oleg Salenko (1994, Russia) che segnò 5 gol in una sola partita durante la fase a gironi nel 6-1 contro il Camerun.
La media gol dei capocannonieri nella fase a gironi è un gol ogni 71 minuti. Dagli ottavi in poi sale a 1 gol ogni 100 minuti.
Solo tre giocatori hanno vinto il titolo di capocannoniere senza segnare nella fase a gironi (Vava, Garrincha e Kempes) ma l'ultimo caso si è verificato nel 1978.
2. Scegliere tra squadre che arrivano almeno in semifinale
Ogni squadra ai mondiali gioca almeno 3 partite ed un massimo di 7 se arriva in finale (o alla finale per il 3/4° posto). Ovviamente, più minuti si giocano, più c'è possibilità di segnare. Tutti i capocannonieri, tranne il già citato Salenko, non solo hanno sempre superato la fase a gironi ma sono arrivati a giocare 7 partite. Solo uno degli ultimi capocannonieri, però, ha giocato la finale. E' un dato di fatto, infatti, che la finale per il 3° e 4° posto produce più gol. Non essendoci granchè in palio, spesso si gioca proprio per permettere al possibile capocannoniere di vincere il titolo.
3. Gli attaccanti vincono (quasi) sempre
Spesso si è tentati di scegliere centrocampisti offensivi come capocannoniere, attratti anche dalle quote più alte, ma generalmente son osempre gli attaccanti a vincere il titolo di capocannoniere. Nel 92% dei casi, infatti, è stato un attaccante a segnare il maggior numero di gol ai Mondiali. Soltanto due centrocampisti sono riusciti a vincere questo titolo (Thomas Muller nel 2010 e Garrincha nel 1962).
4. Lo stato di forma è determinante
Sembra una sciocchezza ma è importantissimo andare a vedere la media realizzativa dell'ultimo anno. Giocatori che hanno segnato poco durante la stagione vanno al mondiale con poca fiducia (o da non titolarissimi). Il 55% dei capocannonieri ha segnato con una media superiore a 0.50 gol a partita nella stagione che precede i mondiali. Solo il 20% ha segnato con una media inferiore a 0.33 (un gol ogni 3 partite).
5. I rigoristi non sono poi così tanto favoriti
Essere i lrigorista della squadra o uno specialista delle punizioni, ovviamente, aiuta. Ma guardando alle statistiche, al Mondiale non è poi così determinante quanto si crede. il 75% dei capocannonieri non ha segnato neanche un rigore durante la competizione, compreso gli ultimi 3 (Klose, Muller e Ronaldo). Nel 2010, inoltre, furono assegnati solo 9 rigori in 64 partite, una media di circa un rigore ogni 7 incontri. Considerando che una squadra che arriva in finale gioca 7 partite, la statistica ci dice che ogni rigorista va sul dischetto in media una volta in tutto il torneo.
6. Scegliere tra squadre con mentalità e moduli offensivi
Naturalmente, una squadra il cui motto è "prima non prenderle" ha meno possibilità di segnare di una la cui filosofia è "farne uno in più degli avversari". Tutti gli ultimi vincitori sono usciti dalle squadre che hanno segnato più gol durante la competizione. Individuare, quindi, la squadra che segnerà più gol è fondamentale.